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Visualizzazione dei post da settembre, 2009
19 AGOSTO 2009: IL TORRENTE GORDANA A NOCE DI ZERI Siamo tornati dopo quattro anni al torrente Gordana a Noce di Zeri. Quella volta con Roberto, Andrea e Conchy era stata una toccata e fuga, visto che nello stesso giorno eravamo andati anche alla cascata della Colombara. Come ormai tradizione, Giovanni mi accompagna iin questa ennesima uscita lunigianese e nonostante le ultime due volte, al rio Cuccarello e alla cascata della Monia non fosse andato proprio tutto nel verso giusto. Roberto ci ricorda come arrivare e la mattina alle 8 e mezza siamo in partenza. Dopo circa mezz'ora raggiungiamo Noce di Zeri e nei pressi del paese, dove sulla destra si alza un muraglione in cemento, lasciamo la macchina. Il sentiero parte dall'altra parte della strada, ma se quattro anni fa era bello pulito, adesso le erbacce la fanno da padrone, almeno nel primo tratto. Ricordo vagamente il sentiero in discesa e appena arrivati in una spianata, noto che la recinzione di filo spinato che la chiudeva
12 AGOSTO 2009: SOGNADO GUVANO Si, sognando Guvano. Perchè c'ero stato anni e anni e anni fa, perchè volevo fare una bella camminata e vedere lo stato della spiaggia, perchè una volta era una spiaggia nudista. Però non è stato possibile. Guvano irrangiubile via terra, solo via mare. Questo ci dicono all'ufficio della stazione dei treni di Corniglia : il sentiero è inagibile e la galleria chiusa. Benedette Cinque Terre, a volte te le fanno proprio girare. Domanda banale e populista, ma con tutti i soldi che ci girano attorno non lo potevano mettere a posto sto sentiero? Sento un signore che dice, "lo chiudono apposta, perchè ci rimangono i balordi a dormire e scoppiano sempre risse". Mah... Comunque sia, siamo forzati del mare, urge alternativa e niente di più facile che raggiungere lo spiaggione di Corniglia, o quello che ne resta, visto che il mare avanza inesorabile di anno in anno. Lo spiaggione si trova lungo il sentiero azzurro che porta a Manarola, ma, sorpresa
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29 GIUGNO 2009: RITORNO ALLA CASCATA DELLA MONIA Durante i giorni della festa della fame e della sete, non siamo proclivi a lunghe escursioni in macchina o a piedi. Torniamo allora alla cascata della Monia, tra Irola e Gigliana, passando però da quest'ultima. (Due anni fa avevamo risaliti il corso del torrente da Irola, praticamente il percorso al rovescio). Guida d'eccezione, Giovanni; accompagnatore capo Roberto; accompagnatore in seconda Paolo. Confidiamo nelle doti di segugio di Giovanni, che ha raggiunto la Monia da qua altre volte. Cominciamo a scendere lungo una facile sterrata che dopo poco si restringe e diventa un piccolo sentiero. E da qua in avanti è stata un'odissea. Forse i fumi della festa, forse il sole a picco, forse l'età che avanza: la nostra guida si è persa. Vaghiamo tra improbabili strisce di terra battute solo dai cinghiali, piccoli spiazzi dove ci conforta un po' il sole, e rovi che martoriano le nostre gambe (ma che poi insegneremo come foss