8 GENNAIO 2012: VERSO FIVIZZANO E OLTRE, MAGLIANO, CERIGNANO, SPICCIANO, TURLAGO E... VENDASO
Che girata! Giornata bellissima e itinerario bizzarro, coincidenze che mi hanno portato oltre Sassalbo verso Bismantova. La prima tappa è in una delle zone più belle e naturali della Lunigiana, lungo la strada che da Licciana porta a Fivizzano, passando appunto da Magliano, Agnino, Canneto e Posara. Gli uliveti si susseguono tra il verde dei campi che si perdono a vista d'occhio. Magliano è un punto privilegiato per osservare il panorama, disteso su una collina dolce, con la facciata della chiesa come riferimento. La parte più antica del borgo si raccoglie intorno all'edificio sacro, tra i ruderi di un'antica fortificazioni, bei portali lavorati in arenaria e maestà che ti sorprendono tra le case. Il paese si sviluppa poi lungo la strada, ci sono anche una bar e un ristorante. Il borgo è vivo.
Riparto e supero Agnino, che avevamo visitato qualche tempo fa e arrivato a Fivizzano, salgo verso Cerignano oltre la strada del Cerreto. Sono pochissime case nei pressi della chiesa di San Venanzio e del convento del Carmine, sempre tra campi coltivati. Continuo verso Spicciano, scendo dalla macchina e risalgo subito! Tre o quattro cani mi corrono incontro con intenzioni non proprio amichevoli. Faccio in tempo a dare uno sguardo alle poche case e alla chiesa di San Michele sopra il paese, con la facciata di intonaco bianco e il campanile a vela. Allora riprendo a salire tornante dopo tornante verso Turlago, il panorama si apre su Fivizzano e la valle dell'Aulella. Splendido. Arrivato alla piccola piazza del paese... un altro cane sciolto! Non sembra pericoloso, però decido di andare a vedere prima la chiesa di San Felice appena oltre il paese, isolata e chiusissima. Da lì scendo in paese, un signore sta mettendo a posto un'antenna sul tetto e mi apostrofa "Ma chi è lei?". Spiego che solo faccio alcune foto, ma non sembra credermi: "basta che non ci vengono poi a rubare come è già successo!". Insomma, Turlago è un bellissimo borgo (parzialmente) in galleria, proprio fuori dal tempo, qua poi finisce la strada e spulciando internet, trovo che da qui si raggiunge la grotta delle fate, una parete rocciosa di arenaria, con numerose cavità scavate e levigate durante la preistoria.
Il viaggio prosegue adesso a ritroso verso la statale del Cerreto e quindi in salita verso il passo. Ultima fermata: Vendaso. La bellissima pieve si trova lungo la strada, il borgo poco più in alto, poche vie con case in pietra, normale vero? Chiedo a un signore se ci sono alcune maestà e mi dice di salire un po' più in alto. Diverse abitazioni sono in ristrutturazione, una sembra una chiesa, mentre murata in una casa una bellissima Madonna in terracotta. Ora di ripartire, al ritorno altri borghi mi aspettano.

Commenti

Mike ha detto…
Altri borghi mi aspettano
Parole per una vita felice.
Grazie.

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